Non c’è discussione con chi pensa “magicamente”, nessuna speranza di interagire con lui (o con lei) poiché al primo tentativo si ritira offeso in una specie di verità assoluta, come se avesse subìto un’invasione indebita della propria libertà.
Le voci che si sono levate di recente per abolire le prove scritte dell’esame di maturità, e in particolare il tema di italiano, rappresentano un sintomo che non riguarda soltanto la prova finale ma l’intero percorso della nostra scuola superiore.
È davvero incredibile che nel 2021 abbiamo ancora bisogno di ricordarci che non c’è responsabilità che non sia un essere responsabile verso gli altri, un rispondere di noi stessi a coloro che vivono assieme a noi. Più che incredibile, eticamente barbarico.